La WEB TV ASCOLI CALCIO chiude il percorso attraverso le squadre giovanili bianconere facendo visita alla Primavera di Mister Ledesma. A cinque giornate dalla fine del campionato, la squadra di Ledesma, forte della terza posizione in classica a un punto di distacco dalla seconda Napoli, è seriamente candidata a disputare anche quest’anno i playoff, traguardo già ottenuto nelle stagioni 22/23 (finale persa col Monza) e 23/24 (semifinale persa con l’Udinese).

Il tecnico bianconero spiega i segreti di questo trend, ormai consolidato, che ha portato molti giovani di prospettiva in prima squadra, su tutti Piermarini, Cozzoli, Bando e Raffaelli:

“Vuol dire che la Società negli ultimi anni ha lavorato bene” – spiega Ledesma – “Non si raggiungono questi risultati per caso, va dato merito a chi ha lavorato in questi tre anni perché è riuscito a mantenere la competitività del gruppo squadra. Credo tanto nel lavoro e nel cercare di conoscere ogni singolo ragazzo, è importante trovare la chiave giusta per entrare nella testa dei singoli, oggi, oltre alla tecnica e alla tattica, conta tanto la comunicazione all’interno di un gruppo”.

L’Ascoli sabato scorso nello scontro diretto col Napoli ha ottenuto un 1-1 che non ha consentito ai bianconeri il sorpasso in classifica:

“C’è amaro in bocca per qualche occasione in cui non siamo stati bravi a scegliere l’ultimo passaggio” – ha dichiarato Mister Ledesma – “Va detto che abbiamo affrontato un Napoli che a livello di struttura fisica non ha eguali, quest’anno ha puntato forte a vincere il campionato. Il nostro percorso è in crescita, siamo contenti di quello che stanno facendo i ragazzi, sono abituato a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno. Dal ritiro estivo ad oggi abbiamo costruito, insieme alla Società, un gruppo e uno staff, un modo di lavorare, abbiamo creato qualcosa di importante. Abbiamo dato continuità alle prestazioni, con le squadre sopra di noi abbiamo disputato sempre grandissime partite”.

Tanti i prospetti presenti in squadra, alcuni cresciuti molto negli ultimi mesi:

“Mi hanno sorpreso la crescita e la maturità di Davide Ciccanti – 2005 fuori quota – Kevin Gorica e Luca Lo Scalzo. Quest’ultimo, dopo un periodo in cui saliva in prima squadra e tornava in Primavera, ha avuto bisogno di un momento di assestamento. Abbiamo grandi sorprese fra i 2008, Rocco Dente è stato il portiere titolare nelle ultime due partite, ci ha dato ottime risposte, ha fatto benissimo, abbiamo un portiere 2008 che l’anno prossimo può darci tanto. Finché i calciatori non li vedi in partita non sai mai come reagiscono. Abbiamo tanti ragazzi che stanno facendo bene: Cerbone, che da quando è arrivato si è messo a lavorare due o tre mesi e fino a sabato scorso ha fatto il titolare; Gorica, un ragazzo che dà tutto, si impegna, ha voglia, determinazione, lo scorso anno non ha giocato quasi mai titolare, quest’anno si è rimboccato le maniche, gli abbiamo cambiato ruolo, era un centrocampista interno e ora gioca sottopunta, vicino all’altro attaccante. E’ decisivo, ha segnato tanti gol, la sua crescita tecnico-tattica è andata di pari passo con la crescita umana, quest’anno si è preso anche responsabilità all’interno del gruppo, ha fatto un grandissimo percorso, spero continui così, ha qualità morali, tecniche e tattiche che lo possono portare a migliorare e fare una carriera importante.

Lattanzi, Finotti, Lo Scalzo, Colaiacomo, Madonna: sono stati tutti importanti. Ciccanti, Gorica, Lo Scalzo sono giocatori che stanno facendo il percorso che hanno fatto Bando, Piermarini e Cozzoli. Vedere quest’ultimo fra i più presenti in prima squadra, almeno fino all’infortunio, mi ha fatto piacere, lo stesso vale per il percorso di Bando e Piermarini, nessuno ha regalato loro niente, hanno meritato quello che sono oggi. Anche in difesa stiamo facendo bene, abbiamo dei 2007 e 2008 interessanti come Zagari, Di Teodoro, Caucci, Nobile”.

Ledesma affronta anche il tema del rapporto allenatore-giovane calciatore:

“Il rapporto dell’allenatore con i giovani è cambiato molto, oggi ci sono moltissime distrazioni, quindi la comunicazione e l’informarsi su ogni ragazzo sono fondamentali, ho la fortuna di avere figli della loro età, quindi so che musica ascoltano, come si vestono, cosa seguono, bisogna stare al loro passo senza lasciare indietro i valori importanti. Chiedo lealtà sul lavoro, che vuol dire “io do perché so che poi posso chiedere”, è questo il pensiero mio e del mio staff, uno staff meraviglioso, composto dal vice Luca Caioni, dal preparatore dei portieri Enrico Guarna, dal preparatore atletico Paolo Amadio, dal team manager Alessio Simonetti, fino al fisioterapista Nicolò Traini e ai magazzinieri. Chiedo ai ragazzi rispetto per lo staff, per il materiale, il campo, insomma per tutto quello che abbiamo a disposizione, abbiamo un centro sportivo che ci permette di lavorare in modo sereno.

Ogni settimana lavoriamo sulla partita precedente, analizziamo quello che abbiamo fatto più o meno bene e ai ragazzi chiediamo di continuare il percorso di crescita intrapreso. Viviamo chiaramente anche per il risultato, oltre che per la crescita. Per una Società come l’Ascoli, che negli ultimi anni sta puntando sui giovani, gli obiettivi sono la crescita e poter portare tanti ragazzi in prima squadra”.

L’eccezionale carriera da calciatore di Ledesma gli ha consentito di conoscere tanti tecnici, ma non ce n’è stato uno in particolare che lo abbia influenzato una volta appese le scarpette al chiodo:

“Quando ho iniziato a fare l’allenatore non c’è stato uno in particolare a cui mi sono ispirato, sono stati tutti importanti, chi dal punto di vista umano, chi dal punto di vista tecnico-tattico. Cerco ancora oggi di guardare tutti gli allenatori. Il calcio è fatto di opzioni, è importante dare ai giocatori opzioni per cercare di risolvere le situazioni in campo. Ho avuto tanti allenatori, Delio Rossi – a Lecce prima e alla Lazio poi – Petkovic, che ha portato un calcio moderno, Edy Reja, con cui c’è un rapporto particolare, ho avuto Pioli, Baldini, Gregucci, Stramaccioni in Grecia – a livello internazionale mi ha dato tanto come gestione e tranquillità, oltre che convinzione in quello che si fa perché all’estero non è facile imporre il proprio credo. A Lugano ho avuto un allenatore svizzero e il vice era Walter Samuel, ho avuto per poco tempo Abascal, che è stato qui ad Ascoli. Insomma, ognuno mi ha lasciato qualcosa – conclude Ledesma”.

Nel video di approfondimento spazio anche alle dichiarazioni di Kevin Gorica, capocannoniere della squadra e vice cannoniere del torneo, di Luca Lo Scalzo, Davide Ciccanti, Michele Deriu e Daniele Di Teodoro.

VIDEO INTEGRALE WEB TV: