Caro Remo,
abbiamo atteso un po’ prima di scriverti, tanti sono stati i pensieri che ci hanno travolti improvvisamente da martedì sera, col tam tam sui cellulari e la terribile notizia: “E’ Remo”.
La corsa in ospedale e poi la speranza, l’attesa, la preoccupazione, l’ansia, la ricerca di buone notizie.
E’ ancora presto per poter gioire, un po’ per cautela, un po’ perché certi incidenti si prendono molto tempo della nostra vita.
Oggi, anche se non puoi ancora sentirci, vorremmo trasferirti la nostra tenacia, che è anche la tua in questi momenti complicati, vorremmo poterti parlare per dirti che il Picchio Village senza di te è più vuoto, per dirti che tutti, dai più piccoli ai più grandi, non fanno che chiedere ‘Ci sono notizie di Remo?’. C’è bisogno di tempo e ogni giorno che trascorre è un giorno in più di fiducia.
Ti aspettiamo tutti, a braccia aperte, sappiamo che chi fa parte dell’Ascoli – e tu ne fai parte da tanti anni – ha la scorza dura.
Forza Remo!
La tua famiglia bianconera.