Lega B e tutela delle donne: un binomio consolidato da diversi anni con campagne di sensibilizzazione ad hoc che da questa stagione sono diventate strutturali in tutte le giornate del campionato. In occasione dell’8 marzo, Giornata Internazionale della donna, e della 10^ giornata di ritorno della Serie BKT, il “Campionato degli Italiani” scende in campo per ribadire nuovamente e con ancor più forza il concetto di parità di genere, della fondamentale importanza della figura femminile nella società e condannando al contempo l’inaccettabile fenomeno della violenza sulle donne. Al fine di sostenere tutte le donne, la Lega B ha predisposto negli stadi una serie di iniziative a riguardo: non solo led bordocampo dedicati e messaggi speaker di sensibilizzazione, ma anche coccarde gialle evocative, sottopancia televisivo, grafiche social, nonché cerimoniale pregara con bambine e bambini che indosseranno un nastro giallo.
“L’8 marzo rappresenta un’altra tappa importante della campagna strutturale che, come Lega B, abbiamo avviato ormai da tempo – evidenzia il presidente Mauro Balata – e che ci vede protagonisti in prima linea affinché si possano tutelare e celebrare le donne. Desidero ringraziare il Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza diretto da Stefano Delfini per la collaborazione costante, per i valori condivisi e per le azioni concrete che vengono predisposte quotidianamente, volte a un vero e proprio cambiamento culturale e a contrastare un crimine odioso e intollerabile come la violenza in ogni sua forma per la quale non esiste posto nella società”.
Nell’ambito delle innumerevoli campagne sociali promosse dalla Lega B, questa dell’8 marzo fa seguito all’ormai celebre pallone rosso, icona del contrasto alla violenza sulle donne, protagonista della 14^ giornata di campionato. Un’iniziativa che ha raccolto l’attenzione e l’interesse di diverse figure di spicco, fra cui la Presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e la Sottosegretaria con delega Sport e Giovani di Regione Lombardia Lara Magoni