“Lavoreremo giorno e notte per trovare le soluzioni migliori per l’Ascoli”parole pronunciate dal neo tecnico dell’Ascoli Massimo CarreraNon stravolgerò, darò continuità al lavoro che è stato già fatto, ma metterò dentro qualcosa di mio, qualche dettaglio che potrebbe fare la differenza.

In corsa per la salvezza ci sono tante squadre, mancano nove partite e ci sono tanti punti in palio, bisogna andare in campo come se non ci fosse un domani. Quella col Lecco dovrebbe essere paragonata all’ultima partita, dovremo giocare alla morte.

 

Dico sempre che non conta il nome che c’è sulle spalle, ma quello che c’è sul petto: senso di appartenenza e professionalità possono fare la differenza in queste situazioni.

 

Conoscevo Botteghin perché, quando ero all’AEK Atene e lui al Feyenoord, mi piaceva come giocatore, solo che il Presidente non mi ha accontentato e ho dovuto prendere un altro calciatore. Bisogna vedere le sue condizioni fisiche, si vede in allenamento chi merita di giocare, le formazioni non si fanno a casa, chi mi dà sicurezza mentale e fisica giocherà.

Ho visto una squadra vogliosa, che ha grinta e voglia di fare, una squadra che non è demoralizzata, è attenta e vogliosa di riprendersi quello che è stato perso.

A marzo chi ti chiama non è primo o secondo in classifica, vivo di calcio ed è bello accettare queste sfide, ho detto subito sì, senza guardare la classifica, la Società è seria, sa quello che vuole e ci auguriamo di fare un bel lavoro.

Posso assicurare ai tifosi che la squadra farà di tutto per salvarsi, giocherà fino alla morte e all’ultima goccia di sangue. Se saremo bravi a dare tutto in campo, porteremo i nostri tifosi ancor più dalla nostra parte. Bisogna uscire dal campo senza rimpianti e senza alibi, che sono da perdenti”.